Piccolo vademecum casalingo. Ovvero, alcune indicazioni pratiche non così semplici da reperire con chiarezza e a mio parere molto importanti per sapersi comportare con giudizio, senza panico, e per gestire con consapevolezza e al meglio la situazione coronavirus (Covid-19 o SARS-CoV-2), riducendo al minimo la possibilità di contagio ed evitando interpretazioni falsate della realtà che stiamo vivendo, o comportamenti e precauzioni insensate.
1) Le principali modalità di trasmissione (1) sembrano essere quelle da uomo a uomo, anche se non si possono escludere altre modalità (vedi per esempio punto n.3). Tali informazioni sulla trasmissione sono mutuate soprattutto dalle conoscenze dei virus simili, e sono quindi passibili di aggiornamenti e migliorie man mano che si approfondisce la conoscenza del coronavirus.
Allo stato attuale le principali modalità individuate sono:
– via aerea, ovvero attraverso la saliva e l’aerosol delle secrezioni delle vie aeree superiori veicolati da voce, tosse e starnuti;
– contatto diretto ravvicinato di bocca, naso e occhi, anche per tramite indiretto per esempio della stretta di mano;
– via oro-fecale, ovvero contatto orale diretto o indiretto con le feci di una persona infetta, per esempio tramite acqua contaminata.
2) La distanza di precauzione uomo-uomo consigliata è 1 metro, come minimo. Se è possibile mantenere i 2 metri – definizione di “close contact” del CDC per l’aviaria H5N1 (2) – è preferibile e la probabilità di contagio cala ancora.
3) La persistenza del virus su superfici (3) inerti, come metallo, vetro o plastica non è così breve come si pensa e si legge in molte news più o meno fake in rete, ma arriva fino ad un massimo di 9 giorni. In compenso si può rendere il virus inattivo nell’arco di pochi minuti disinfettando le superfici con:
– etanolo (62-71%), ovvero alcool etilico
– perossido di idrogeno (0,5%), ovvero acqua ossigenata
– ipoclorito di sodio (allo 0,1%), ovvero per esempio Amuchina
Le percentuali sono importanti perché massimizzano l’efficacia. Per esempio, l’alcool che quasi tutti abbiamo in casa è al 90% (o 90° volumetrici) per cui andrà ulteriormente diluito nella giusta proporzione (es: per ottenere 500 ml a 70°, circa 390 ml di alcool a 90° + 110 ml di acqua – meglio distillata se possibile).
Sembrano risultare meno efficaci gli altri disinfettanti.
Rimane quindi fondamentale il lavaggio delle mani dopo aver toccato le superfici a rischio e prima di portare le mani al viso.
4) Il periodo di incubazione del coronavirus è stimato fra i 2 e i 14 giorni (1), con una media di 5 giorni; il che significa che è più probabile che la sintomatologia si manifesti tra il 2° e il 5° giorno dopo l’episodio in cui si è contratto il virus.
5) Il quadro clinico dell’infezione da SARS-CoV-2 può arrivare alla polmonite interstiziale virale acuta, quindi non è un’influenza! La percentuale di persone che sviluppano la patologia in forma seria rispetto ai casi rilevati (quindi non si tiene conto dei casi silenti) a livello generale è intorno al 17% (4) (in Italia la percentuale degli ospedalizzati al momento è del 44%) e la letalità globale intorno al 3,6% dei casi rilevati (5) (in Italia al momento è del 6,7%) (6). Con ogni probabilità i casi silenti sono molti ovunque, ma in Italia – viste le percentuali ancora molto più alte della media globale – sembra plausibile pensare ad una presenza ancora maggiore di casi non rilevati.
6) I sintomi d’esordio (1) sono poco specifici e precisamente in ordine decrescente di probabilità:
– febbre (>90% dei casi) anche elevata, sopra i 39°C
– tosse in genere secca (45-80% dei casi), più raramente produttiva (28% dei casi)
– malessere generale (44-80% dei casi)
– dispnea (20-50% dei casi), ovvero difficoltà/fatica respiratoria
– faringodinia (5% dei casi), ovvero fastidio a livello della faringe e difficoltà a deglutire
– cefalea (3-20% dei casi), ovvero mal di testa
– mialgie (11-23% dei casi), ovvero dolori muscolari
rari i sintomi gastrointestinali come la diarrea (2-3% dei casi), la nausea e il vomito (1% dei casi).
7) Non si hanno al momento dati certi riguardo alla durata dell’immunità acquisita nei soggetti che abbiano superato l’infezione (1).
8) Occhio alla bufale che girano più che mai, su whatsapp e attraverso molti canali – arrivano persino su quotidiani un tempo “illustri” – magari ci arrivano da un caro amico o parente che è stato sorpreso in un momento di debolezza e messo e in allarme: nel caso avvertiamolo subito per bloccare il contagio anche di questi virus informativi.
Controllate sempre e subito su:
State a casa, siate allegri e prendete tutte le cautele del caso.
Torino, 12 marzo 2020
Fonti ufficiali sul coronavirus / informazioni generali
Eccovi i link diretti alle pagine dedicate al coronavirus per informarsi:
- Ministero della Salute
- EpiCentro dell’Istituto Superiore di Sanità
- OMS – Mondo
- OMS – Europa
- European Center for Disease Control (ECDC)
- Centers for Disease Control (CDC), USA
- Center for Health Security della John Hopkins University
Riviste mediche per una informazione più specifica
In questi giorni mettono a disposizione gratis e immediatamente in forma integrale tutti gli articoli che riguardano l’epidemia da coronavirus, eccovi i link alle pagine specifiche:
Fonti puntuali consultate
(1) Nicoletta Scarpa, Donatella Sghedoni, Maria Rosa Valetto – Covid-19, la malattia da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2), Marzo 2020, Zadig
(2) Interim Guidance on Follow-up of Close Contacts of Persons Infected with Novel Influenza A Viruses Associated with Severe Human Disease and on the Use of Antiviral Medications for Chemoprophylaxis
(3) Kampf G., Todt D., Pfaender S., Steinmann E. – Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and their inactivation with biocidal agents. J Hosp Infect. 2020 Mar;104(3):246-251.
(4) Outbreak of acute respiratory syndrome associated with a novel coronavirus, China: first local transmission in the EU/EEA − third update 31 January 2020
(5) Coronavirus COVID-19 Global Cases by Johns Hopkins CSSE
(6) Il Sole24Ore – Coronavirus in Italia, i dati e la mappa