Una bella avventura quella di portare in Italia il primo libro scritto da Kilian Jornet Burgada, iniziata in parallelo all’idea di una nuova collana editoriale dedicata ai giovani visionari e innovatori dello sport outdoor, iLicheni 2.0.
Un’avventura scaturita da una frase di Kilian che mi folgorò nella prima intervista che gli feci per la rivista ALP : «la mia benzina sono le emozioni». È questa la ricetta che l’ha portato a rivoluzionare il mondo della corsa in montagna e dello scialpinismo, vincendo in questi anni come nessuno mai prima di lui e in una varietà di situazioni e discipline differenti. Per dare un’idea del valore atletico di questo ragazzo a chi non lo conosce, il più bel parallelo l’ho letto su un forum di appassionati: «è come se Usain Bolt alle Olimpiadi corresse e vincesse nel contempo i 100 m, i 10.000 e la maratona».
Ciò che fa di lui un personaggio straordinario è la capacità di essere nel contempo atleta extraterrestre e ragazzo semplice. In Correre o Morire ci dà le chiavi per entrare nella sua quotidianità fatta di umanità, corsa, sfide e sogni. Un universo tutto da scoprire in un libro per tutti, capace di comunicare sensazioni straordinarie, con uno stile personale, fresco, ironico e vivace.
Con un brivido lungo la schiena insieme a Kilian affronterete fatiche epiche come la traversata di corsa dei Pirenei, proverete l’adrenalina degli arrivi alle più prestigiose ultratrail del Pianeta, correrete per il piacere di farlo osservando pensieri e sensazioni del corpo, scoprirete segreti per trovare la volontà quando le forze vi abbandonano. Sentirete i vostri piedi e il vostro corpo fluire con l’ambiente, ballare con il terreno adattandosi alle sue forme e vi troverete ina- spettatamente e rapidamente alla fine del libro. Un’esperienza di lettura vitale e travolgente, come conferma con simpatia la confessione che mi fece Francesco Ferrucci – traduttore dell’edizione italiana – in una delle tante ore passate su skype insieme per mettere a punto la versione finale del libro: «ogni volta che stacco dal testo di Kilian, calzo scarpe e calzoncini e mi ritrovo a correre con un’energia vulcanica».
Una consacrazione che arriva anche da Simone Moro, felice di scrivere la prefazione al testo: «Ho respirato aria fresca ed energia contagiosa tra le pagine del libro di Kilian. Correre o Morire è ovviamente una perfetta metafora della vita. Alla parola “correre” vorrei che fossimo in grado di sostituire la parola “sognare”, combattere, agire. È forse proprio questo che abbiamo disimparato a fare. Non abbiamo più sufficiente fame e ci viene sempre più difficile alzarci all’alba, affrontare le intemperie, accettare nuovi sacrifici, pagare il prezzo del voler emergere e voler essere realmente liberi e protagonisti del nostro quotidiano».
Mentre scriviamo è già esaurita, a un mese dall’uscita, la prima tiratura del libro. In Spagna ha venduto più di 50.000 copie ed è stato tradotto in 9 lingue.
Molti i messaggi di stupore e approvazione che ho ricevuto e che mi incoraggiano nella ricerca – iniziata con la nuova collana iLicheni 2.0 – di giovani apripista capaci con la loro gioia e il loro entusiasmo di illuminare nuove prospettive.
Lasciatevi stupire anche voi!
Kilian Jornet, Correre o Morire, Vivalda Editori, Torino, 2012, 200 pp. + 16 pp. a colori
libro cartaceo – 19.50 € / il posto migliore sembra essere Amazon.it
e-book – 9.99 € / Bookrepublic epub, Amazon Kindle.
Recensioni del libro
L'Indice (gennaio 2013) - recensione di Fabio Minocchio (pdf - 1.3 MiB)
Chi è Kilian Jornet Burgada?
Classe 1987, atleta fuoriclasse oltre ogni limite. Ha polverizzato tutti i record che ha tentato e il suo palmarés è da extraterreste. Uno capace di correre 169 km e 9600 m di dislivello in 20 ore e 36 minuti (UTMB 2011). Skyrunning e ultra-trail d’estate e scialpinismo d’inverno: nessuno ha vinto e vince come lui. Attualmente è anche impegnato nell’ambizioso progetto “Summit of my Life”: otto tappe ai limiti del possibile correndo sulle vette più affascinanti del Pianeta.
Per saperne di più: www.kilianjornet.cat