(intervista pubblicata su ALP280 Speciale Futuro – aprile 2012)
Ex direttore e fondatore di Wired Italia, Riccardo Luna è sicuramente una delle persone che maggiormente ha avuto a che fare in questi anni con tema il tema dell’innovazione. Gli abbiamo posto qualche domanda flash in occasione di questo Speciale Futuro.
Perché è importante pensare avanti e guardare al futuro?
RL> È un momento difficile per il futuro. Qualcuno ha scritto che non è più di moda ed è vero. È come se ne avessimo paura. Ma, come sostiene l’astrofisico Giovanni Bignami, il futuro non lo possiamo evitare, non lo possiamo fermare. Possiamo prepararci per far sì che sia migliore. Ed è questo che abbiamo il dovere di fare.
Quali sono i valori che maggiormente ti sono rimasti impressi da direttore di WIRED Italia?
RL> La passione per l’innovazione che ho trovato in tanti talenti dimenticati dai media e dalla politica.
Innovazione e montagna: ricordi qualche storia che ti abbia colpito particolarmente?
RL> Quella del Comune di Ponte Nelle Alpi: la dimostrazione che le cose si possono fare. Da loro la raccolta differenziata ha raggiunto livelli stellari. I rifiuti non sono più un problema. Un bell’esempio di come la politica sia indispensabile all’innovazione sociale.
I giovani che calcano oggi le montagne lanciano messaggi di libertà e passione, si fabbricano tavole, sci, filmano con la Go-Pro, fanno comunità globali tramite i social network. Secondo te la montagna ha bisogno di andare oltre uno stereotipo ancora in voga, ma ormai lontano dalla realtà?
RL> Lo stereotipo non era così male però… Se in una vita frenetica e sempre connessa ci sono momenti e spazi di natura, e silenzio e riflessione, non è un male. Ciò detto, i giovani sono cambiati ovunque, lo hanno sempre fatto. Anche in montagna.
Una ricetta dopo Stazione Futuro: cosa ci aspetta? Come usciremo dalla crisi?
RL> Non sarebbe difficile e non costa molti soldi, anzi. Internet per tutti, incentivi non solo economici alle startup, open government per la politica e cultura digitale, che vuol dire partecipazione, condivisione e collaborazione anzitutto.
RIFIUTA I RIFIUTI: l’esempio di Ponte delle Alpi
In questo comune del bellunese di 58 km2 e 8500 abitanti i cittadini nel 2004 decidono di bloccare la realizzazione di una discarica provinciale, chiedono l’indipendenza dalla realizzazione di nuovi impianti e si organizzano per ottenerla. Costituiscono una lista civica che sale al governo e promuove un progetto di gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Risultati? La parola ai numeri.
Raccolta differenziata dal 22% (nel 2006) all’88% (2010)
Rifiuti indifferenziati: –91,56%
Costo smaltimento rifiuti in discarica da 457.000 € (nel 2007) a 38.000 (2010)
Costo bolletta rifiuti: da un minimo di -10% fino a -40% per i cittadini più virtuosi
Misure adottate: raccolta differenziata porta a porta (contenitori con sensore), ecocentro, corsi di educazione ambientale, incentivi.
ALP280 Caresio Luna (pdf - 258.2 KiB)